Comitato per la liberazione dei piccoli cinema di provincia

…da gestori che non se li meritano..

Sei andata nel cinema della tua città, l’altra sera. O meglio, quello che un tempo era il cinema minore, di serie B, strasfigato della tua città e che poi, visto che l’altro l’hanno chiuso e serve solo in campagna elettorale, ne  è diventato il principale.

Ci andavi spesso, qualche anno fa. Ti piaceva perchè era piccolo, simpatico, aveva due sale e proponeva belle rassegne cinematografiche dove non c’era mai molta gente. Anche il posto era bello, sotto il ponte e vicino al fiume, tanto vicino che una sera di piena sei uscita e hai visto che l’acqua stava venendo su velocemente verso la tua macchina. Insomma, era tutto bello, in quel cinemino, che ti permetteva di evitare i grandi multisala che non ti vanno mai molto a genio.

Poi hanno cambiato gestione. Solo quella in realtà, perchè il cinema è rimasto tale e quale, non hanno spostato una virgola, e ciò nonostante i prezzi ora sono pari o quasi a quelli del multisala. Ah beh certo, dove prima c’era la biglietteria vis-a-vis, ora c’è un vetro che ti separa dal bigliettaio. Il quale, che presumi essere l’attuale titolare, è simpatico e gentile come un pugno in pancia.  Per di più, rassegne non ne fanno più, i film meno visti li tengono il meno possibile, e i supercommercialoni spadroneggiano.

Certo, dovranno pur mangiare anche loro, e con i film sconosciuti non si va avanti molto.. Ma un pò di passione, un pò di amore.. Insomma, se lo scopo è quello di guadagnare, anzichè un cinema non possono comprarsi un supermercato??

dedicato ad A. detto S., che parteciperà di sicuro al comitato, e ad A.L., che tanto ha fatto per quelle rassegne.

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